Al cinema con lo psicoanalista
Prefazione di Natalia Aspesi Questa volta la poltrona dell’analista non è dietro lo schermo, per spiegare, ma davanti, per guardare. Vittorio Lingiardi non recensisce i film che ha visto, ma li rivede insieme ai suoi lettori, cercando di cogliere, pellicola dopo pellicola, le immagini che precedono il pensiero e lo producono. Perché una mente che incontra una storia non è più la stessa. E viceversa. Al cinema con lo psicoanalista è una raccolta di sedute sui film (e qualche serie) di questi anni – dallo 007 di Spectre al canaro di Dogman, dalle onde di Fuocoammare al potere dei ricordi di Dolor y gloria – ma anche su classici come La finestra sul cortile visti con gli occhi del lockdown. A raccogliere i temi e scandire la lettura, sei stanze poetiche: le donne, i cavalier, l’arme, gli amori, le cortesie, l’audaci imprese.