Marco Revelli

un viaggio eretico nell'Italia che cambia

Non ti riconosco

A crisp and trenchant dissection of populism today The word 'populism' has come to cover all manner of sins. Yet despite the prevalence of its use, it is often difficult to understand what connects its various supposed expressions. From Syriza to Trump and from Podemos to Brexit, the electoral earthquakes of recent years have often been grouped under this term. But what actually defines 'populism'? Is it an ideology, a form of organisation, or a mentality? Marco Revelli seeks to answer this question by getting to grips with the historical dynamics of so-called 'populist' movements. While in the early days of democracy, populism sought to represent classes and social layers who asserted their political role for the first time, in today's post-democratic climate, it instead expresses the grievances of those who had until recently felt that they were included. Having lost their power, the disinherited embrace not a political alternative to -isms like liberalism or socialism, but a populist mood of discontent. The new populism is the 'formless form' that protest and grievance assume in the era of financialisation, in the era where the atomised masses lack voice or organisation. For Revelli, this new populism the child of an age in which the Left has been hollowed out and lost its capacity to offer an alternative.

Democracy Stares into the Abyss

The New Populism

la politica, le ideologie e le insidie del lavoro

Oltre il Novecento

I demoni del potere

Quanto più la sovranità confonde i propri tratti nel potere anonimo dei mercati finanziari, tanto più la vita di interi popoli resta non solo offesa, ma anche denudata, esposta allo sguardo pietrificante della nuova Gorgone. Un libro capace di scuotere la coscienza del lettore, spingendolo al diretto contatto con la vita offesa dei nostri giorni. Roberto Esposito, "la Repubblica" A creare il mondo pietrificato è un potere impalpabile, immateriale, astratto. Il libro di Revelli, di rara efficacia, invita a riflettere sulle caratteristiche permanenti del potere e sull'enorme difficoltà di incatenarlo con la forza del diritto. Maurizio Viroli, "il Fatto Quotidiano" C'è qualcosa di più selvatico dei mercati a briglia sciolta? Si tratta di allestire un nuovo rito sacrificale, pronto a qualsiasi saccheggio e a qualsiasi violenza, questa volta sull'altare dell'ottimizzazione delle risorse. Il bottino c'è ma non si deve vedere, la preda viene braccata ma dirlo non è chic. Bruno Accarino, "il manifesto"

Salvatore Lupo

Emilio Gentile

Vittorio Vidotto

Giovanni Sabbatucci

Claudio Pavone

Mario Isnenghi

Valerio Castronovo

Ilvo Diamanti

Il Novecento fa discutere. La sua eredità è controversa, la sua memoria divisa. Dal regicidio alla Grande Guerra, dal delitto Matteotti all'8 settembre, dal miracolo economico alla contestazione, dagli anni del terrorismo al maxiprocesso e a Tangentopoli, il corso della storia ha accelerato il passo, impresso svolte, segnato l'identità del nostro paese.Nove grandi storici interpretano un'epoca che ci riguarda tutti da vicino.

Novecento italiano

Populismo 2.0

Marco Revelli

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