Vittorio Messori

Jesus Hypotheses

Benedict XVI

Cardinal Ratzinger speaks candidly and forcefully about the state of the Church in the Post-Vatican II era. Here is the complete text of a meeting many have called a "historical turnabout" in the Church. The roots of the crisis that has troubled Catholics in the twenty years since the Council are analyzed with forthright clarity by one of the most authoritative voices in the Vatican. Here is a clear and uncompromising report on the dangers that threaten the Faith, from one who every day receives the most reliable information from every continent. Yet Ratzinger's observations are as hopeful and balanced as they are clear-sighted, forcefully re-affirming the immense and positive work of Vatican II, whose genuine fruits this book provides a guideline for achieving.

An Exclusive Interview on the State of the Church

The Ratzinger Report

Nel 2008, trent’anni dopo il suo primo libro (Ipotesi su Gesù) divenuto subito un best e long seller mondiale, Vittorio Messori pubblicava, presso le edizioni Ares, Ipotesi su Maria. Un volume che, come tutti quelli (ormai più di 20) dell’Autore è stato accolto dai lettori con grande favore, ha esaurito molte ristampe, è stato tradotto in diverse lingue ed è tuttora «vivo» nel catalogo dell’editore milanese. Ma la ricerca mariana di Messori è proseguita in questi anni. Così, l’Ares presenta ora non una nuova ristampa, bensì una nuova edizione di Ipotesi su Maria, arricchita di 13 capitoli inediti, caratterizzati come sempre da quello stile che ha determinato il successo di Messori: la vivacità e la chiarezza del giornalista professionista unite alla solidità dello studioso esperto, dalla documentazione aggiornata e sicura. Inoltre, anche in questi nuovi capitoli, vi è la consueta, vivace scorribanda tra dogma e aneddoto, tra teologia e devozione spirituale, tra esegesi biblica e apparizioni. Dunque, si amplia ancora, nella nuova edizione, quella carrellata in un mondo luminoso e al contempo spesso sconosciuto, guidati da uno scrittore che non nasconde affatto la sua fede ma è allergico alla retorica mielosa di certo devozionalismo. Un autore che apprezza il sentimento, ma è lontano da un sentimentalismo che rischia di allontanare i nostri contemporanei da Colei che non a caso la Tradizione chiama «Madonna», cioè «Nostra Signora».

Nuova edizione ampliata con 13 capitoli inediti

Ipotesi su Maria

Leonardo Mondadori

"Questo libro Leonardo lo scrisse per una necessità. Lui non era un predicatore. Faceva qualcosa di meglio: insegnava con il suo modo di comportarsi. Senza volerlo - almeno esplicitamente - apparteneva più alla categoria dei testimoni che a quella dei propagatori. Per questo il libro che scrisse non è lo scintillante discorso di una teoria ma un pezzo di vita vissuta." Così, a dieci anni dalla scomparsa di Leonardo Mondadori, Joaquín Navarro-Valls commenta, nell'introduzione che accompagna la nuova edizione di questo volume, il racconto del suo ritorno alla fede. Ciò che colpisce è l'autenticità della testimonianza di un uomo che, a un certo punto della propria vita, sentì il bisogno di "recuperare ogni giorno se stesso ". E di mettere a nudo il proprio cammino interiore in pagine che - sempre nelle parole di Navarro-Valls - sono divenute "verità fatta vita e non una lectio magistralis teoretica, da accademia". Eppure la sua conversione sembrò a molti, ieri come oggi, qualcosa di "inopportuno". Ancor più se si considera che non fu solo la generica riscoperta della religione ma piuttosto l'accettazione piena del cattolicesimo più ortodosso. Un'educazione non strettamente religiosa, due divorzi, tre figli, gusti e abitudini della borghesia laica milanese, il ruolo di presidente nella grande azienda che porta il nome del nonno Arnoldo. Ma poi, per Leonardo "qualcosa" avvenne. Un incontro imprevisto che diede senso nuovo e luce insperata alla sua vita. Scelse di parlarne con Vittorio Messori, il famoso scrittore cattolico, giunto anch'egli alla fede da una formazione laica. Ne nacque così questo colloquio di grande umanità e, insieme, vigore, ispirato a una fraterna solidarietà per quella svolta dello spirito. Sono pagine intense, che tracciano l'itinerario di un'interiorità in cui Dio si è fatto strada progressivamente. Ma soprattutto ci riconsegnano la "storia personale" di un laico chiamato "da lontano" a vivere il proprio cristianesimo sino in fondo, in un mondo in apparenza secolarizzato, eppure segretamente travagliato dalla nostalgia del vangelo.

Conversione

Quando il cielo ci fa segno. Piccoli misteri quotidiani

In 1888 Father Edgardo Mortara wrote his autobiography so that the world would understand he had not been kidnapped by the Vatican. So what had happened to him--to the baptized Jewish boy whose removal from his family by Pope Pius IX remains an international controversy to this day? Mortara's previously unpublished memoirs, accompanied with commentary by Italian journalist Vittorio Messoi, answer this question with an account that runs contrary to popular opinion. As an infant, Mortara was on the point of death and secretly baptized by a Catholic servant employed by his family. He recovered his health, and in the Papal State where his family lived, the law required that he, like other baptized children, receive a Christian education. After several failed attempts to persuade his parents to enroll him in a local Catholic school, in 1858 Pope Pius IX had the boy taken from his family in Bologna and sent to a Catholic boarding school in Rome. There the child grew in faith and eventually responded to the calling to become a Catholic priest. The Mortara case reverberated around the world. Journalists, politicians, and Jewish leaders tried to pressure the pope to reverse his decision. The pope's refusal to do so was used as one of the reasons to dissolve the Papal State in 1870. Here now for the first time in English is the actual true story in the words of Mortara himself.

Vittorio Messori

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