Alessandro Baricco

un monologo

Novecento

Virginia L

>>post scriptum 

La rilettura (stavolta lineare, continua e non di singole parti): 
una magia. Un'onda che dirompe all'interno e ti risucchia, e ti fa accavallare le interiora. 
E il monologo finale di Novecento... Quella è felicità. 
Ed è felicità sentirmi chiedere 
<> per potermi rispondere che è questo che mi fa andare avanti.

Silvia Lucchini

Poetico. Commovente.
Baricco ruba l'anima e qui lo fa in poche pagine: ci sono scrittori ai quali ne servono centinaia.

Un monologo

Morgana

Negli occhi della gente si vede quello che vedranno, non quello che hanno visto.

Asia B.

"I desideri stavano strappandomi l'anima. Potevo viverli, ma non ci sono riuscito." è la chiave di lettura di tutto il libro.
Un libro che mi è piacito moltissimo per il suo modo particolare con cui spiega quella cosa strana che è la vita, e come alcune persone hanno scelto di viverla, o non viverla. Perchè il problema di Novecento sta tutto qui: non è riuscito ad esaudire il suo unico desiderio- quello di vivere. Nel momento stesso in cui è tornato sulla nave, ha abbandonato la vita e l'infelicità, ma quest'ultima è quella che piange guardandolo da lontano.

Il monologo finale è stupendo, e, cosa inaspettata, le direttive per l'attore e le azioni di scena durante il testo sono state piacevolissime, dandomi l'impressione di aver visto il monologo a teatro. Le direttive semplici di movimenti e le scelte minimali di oggetti di scena hanno dato un tocco che veicolano sentimenti ed atmosfera splendidamente, forse meglio del film.
Ho letto il libro dopo aver visto il film (commuovente), ma di cui non capisco perchè abbia ammazzato a quel modo il dialogo finale.
In ogni caso consiglio vivamente entrambi.

 "Fantasmi/ ci puoi morire se li lasci fare."

"Cos'è che succede a un chiodo per farlo decidere che non ne può più?"

Valeria Giuliani

Domizia Margagnoni

Bellissima lettura che ha ispirato un altrettanto bellissimo film

At the turn of the 20th Century, the great cruise liner Virginia shuttles back and forth across the Atlantic Ocean, transporting passengers from old Europe to the New World. When an abandoned baby is found on board the sailors christen Novecento – 1900. The child is destined to a strange fate. Novecento will never leave the ship as long as he lives, yet he becomes the greatest jazz musician the world would never know. He only knows his music, which has a magical effect on everyone who hears. For six years before World War II, Tim Tooney played trumpet with him and Novecento gave him his story... Adapted for film in The Legend of 1900, this stage adaptation presented as a monologue, is a beautiful piece of theatre.

Violette Albericci 

Probably one of my favourite book. The monologue is so well executed and tells the story in such a poetic way. 
Would absolutely recommend to anyone that wants to try an atypical style.

Erika Monti 

Luigi Mozzillo

Aurora 

Andre

Il Virginian era un piroscafo. Negli anni tra le due guerre faceva la spola tra Europa e America, con il suo carico di miliardari, di emigranti e di gente qualsiasi. Dicono che sul Virginian si esibisse ogni sera un pianista straordinario, dalla tecnica strabiliante, capace di suonare una musica mai sentita prima, meravigliosa. Dicono che la sua storia fosse pazzesca, che fosse nato su quella nave e che da lì non fosse mai sceso. Dicono che nessuno sapesse il perché. In forma di monologo, il primo testo teatrale di Alessandro Baricco..

Novecento un monologo

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