La donna e il socialismo
“La prima oppressione di classe che fa la sua apparizione nella storia coincide con l’oppressione del sesso femminile da parte di quello maschile.” Sulla scia del contributo che già lo stesso Engels aveva dato alla problematica concernente l’oppressione della donna nell’Origine della famiglia, della proprietà privata e dello Stato si inserisce La donna e il socialismo di Bebel. Redatto quando l’autore si trovava in carcere, quest’opera nasce nel clima delle lotte della socialdemocrazia tedesca per l’estensione del suffragio universale senza distinzione di sesso. Per Bebel, l’emancipazione della donna dalla sua doppia oppressione – dal lavoro salariato e dai lavori domestici – non potrà vedere la luce se non attraverso la lotta che pone al centro la questione operaia: l’emancipazione della donna e quella della classe operaia non potranno realizzarsi se non insieme attraverso la lotta che ha per obiettivo la rivoluzione della classe proletaria, l’unica in grado di porsi il problema di emancipare il genere umano da ogni tipo di oppressione.