La virtù della povertà. Cristo e il cristiano dinanzi ai beni materiali
Il significato da dare alla virtù cristiana della povertà ha sempre avuto carattere estremamente problematico nell’intera vita della Chiesa. Per accostarsi ad un’interpretazione distante da ogni visione utopica e da ogni impostazione ideologica occorre riferirsi all’intero bagaglio dell’intelligenza teologica e del buon senso naturale. Il primo patrimonio dell’intelligenza teologica è offerto dal modo con cui Gesù si è rapportato ai beni materiali mentre dal buon senso naturale il cristiano recepisce quel realismo che non rappresenta alcuna riduzione della fede, ma l’ambito stesso della verifica umana dell’esperienza cristiana.