Storia della Dermatologia e della Venereologia in Italia
Questo libro potrebbe intitolarsi: “Storia dell’importanza dell’aspetto e della sessualità in Italia” tanto questi due punti giocano un ruolo importante in questo contesto. Durante le ricerche dell’autore, che voleva rappresentare succintamente il contributo degli Italiani nel mondo della Dermatologia e della Venereologia per fare giustizia di un vuoto immeritato e indegno, sono emerse, sempre più prepotentemente, delle storie quasi incredibili e hanno ripreso vita dei personaggi giganteschi che hanno obbligato a più di una riflessione. Quando la medicina incide sulla la vita privata, essa diventa strumento per capire i tratti caratterizzanti di una civiltà. Il fatto che la sifilide fosse chiamata dai Napoletani: “mal Francese” e dai Francesi: “mal Napolitain”, e che quasi ogni nazione chiamasse questa malattia, per spregio, con il nome della nazione confinante, la dice più lunga di molti trattati di sociologia. I pregiudizi tuttavia non si fermano alle malattie e il semplice colore della pelle è stato storicamente usato come potente arma impropria al servizio delle più sciagurate ideologie. Alcune affermazioni, che oggi leggiamo con stupore ed ironia, sono state per troppo tempo considerate come “verità” scientifiche e, come tali, applicate nella prassi di tutti i giorni. Anche l’importanza dell’aspetto fisico (“self body image”) non è una moda di oggi come non sono una novità le pulsioni erotiche dell’essere umano. Conoscere la storia della Dermatologia e della Venereologia in Italia può essere utile a capire come eravamo e a far divenire un po’ più saggi e tolleranti i lettori di oggi.