Caterina de' Medici Un’italiana alla conquista della Francia
Mal compresa e avversata da contemporanei e posteri, Caterina de’ Medici è una delle figure più straordinarie del Cinquecento. Tra luci e ombre, Alessandra Necci restituisce un ritratto inedito di una geniale mente politica, una sorta di Principe al femminile, capace di trovare un equilibrio tra Fortuna e Virtù, fondamentale ponte tra l’Italia rinascimentale e la Francia dei Valois. Nata a Firenze nel 1519, rimasta orfana, dopo un’infanzia di privilegi e sofferenze arriva a Marsiglia nel 1533 per sposare il secondogenito del re Francesco I, Enrico di Valois il quale, però, non ha occhi che per la sua amante Diane de Poitiers. La consapevolezza di dover contare solo sulle proprie forze la rende imperscrutabile e guardinga, esaltandone la capacità di autocontrollo, l’intelligenza politica e la tenacia, talenti compresi unicamente dal suocero. Dopo anni di subalternità, «la Fiorentina» si prende la sua rivincita quando, scomparso Enrico, governa in nome dei figli ancora piccoli. Il suo regno durerà circa trent’anni, insanguinati dalle guerre di religione fra cattolici e ugonotti: anni durante i quali, spinta dalla volontà di pacificare il paese e rafforzare il potere della Corona, viaggia, tesse rapporti e alleanze, inscena a corte «la rappresentazione della regalità», ponendo le basi per la nascita della Francia del Grand Siècle. Tra vicende personali e intrighi dinastici, lo stile inconfondibile e l’abilità narrativa di Alessandra Necci fanno rivivere il clima di un’intera epoca.