Starcrossed
STARCROSSED Genere: Romantic Suspense Romanzo autoconclusivo in volume unico «Non voglio farti male, Alyssa. Io faccio male alle donne. Mi sto trattenendo per miracolo.» «È per questo motivo che ti ho scelto. So che con me sarai diverso.» Mitch sembra odiare il mondo intero. Soprattutto lei, Alyssa, la cugina appena accolta dalla sua famiglia, mollata a San Francisco dalla madre come un pacco postale, per inseguire il frivolo sogno di diventare attrice a Los Angeles. Alyssa ha un solo ricordo di lui, legato all’unica volta in cui si sono incontrati, da bambini. Mitch le ha salvato la vita. Sperando di trovare la famiglia che non ha mai avuto, lei si scontra soltanto con l’indifferenza e la solitudine. Non ha mai conosciuto suo padre, ha subìto di continuo le smanie di protagonismo della madre. Ma ha sempre vissuto con ottimismo. Quindi, non riesce a comprendere perché Mitch sia così rude, perché la voglia sbattere fuori, e soprattutto quali atroci segreti nasconda, legati al loro passato. Decisa ancora una volta a sfidare il destino avverso, Alyssa decide di avvicinarsi a Mitch, pur sapendo che è considerato da tutti un animale incapace di provare sentimenti, un criminale che passa le notti tra corse in moto, donne promiscue e risse da strada. La scottante verità capovolgerà tutto quello in cui lei ha sempre creduto, soprattutto quando Mitch cederà ai suoi istinti e deciderà di averla, perché nulla è mai come appare e molto spesso l’odio apparente è il preludio dell’amore. Passione sfrenata, desiderio. Un Romance che parla di impulsi inespressi, di atroci segreti e di tormenti, in un crescendo di suspense. La travolgente storia d’amore hot di due innamorati agli antipodi, che riusciranno a ritrovare se stessi. STARCROSSED (stralcio) «Io non ho paura di te» mormorai, con un filo di voce. «Dovresti averne, invece» si avvicinò, di un passo. La pioggia cominciò a ticchettare, sul prato del giardino, sulle aiuole. Osservai ipnotizzata quelle minuscole gocce che gli scendevano in lunghe strisce sul collo, fino a inzuppargli la maglietta, incollandola al suo torace. «Forse sei tu, ad avere paura di me» lo sfidai, mostrando il mio falso coraggio. «Altrimenti non cercheresti di continuo di farmi del male, di trattarmi come spazzatura, di…» Mitch mi afferrò il capo con una mano, agguantandomi i capelli, e mi tirò a sé. La sua bocca morse la mia, così forte che temetti sanguinasse. Il suo corpo si spinse contro il mio, mi afferrò i fianchi. Senza che me ne rendessi conto, mi ritrovai a baciarlo. Con le gambe avvinghiate al suo torace. Percepivo il suo cuore che pulsava vigoroso, il suo respiro caldo e veloce. Emisi un gemito, appena le nostre bocche si staccarono. Lo agguantai per le spalle conficcando le unghie, per implorarlo di non allontanarmi stavolta, e i suoi bicipiti muscolosi divennero ancora più duri, in tensione. Era vero quello che tutti dicevano. Mitch era un animale. Avevo terrore di quello che nascondeva, di ciò che mi avrebbe fatto. Ero condannata.