Canti Orfici Edizione anastatica a cura di Fabio Barricalla e Andrea Lanzola
«Se à ancora una copia dei 'Canti Orfici' me la mandi, mi farà molto piacere: io li ebbi solo in lettura da Boine che li ricevette indirettamente»: così scriveva, nel gennaio del 1916, Mario Novaro, industriale oleario, poeta-filosofo e direttore della rivista «la Riviera ligure» di Oneglia, a Dino Campana, autore 'unius libri', che nell'estate del 1914 aveva pubblicato, presso un tipografo del suo paese, quella che ebbe a definire «la sola giustificazione della 'sua' esistenza». Il «poeta notturno», già collaboratore della rivista dell'«Olio Sasso», l'avrebbe accontentato qualche giorno più tardi, inviando una copia dei 'Canti Orfici' con dedica autografa. Ora quell'esemplare, tuttora custodito presso la Biblioteca della «Fondazione Mario Novaro» di Genova, è riprodotto per la prima volta in questa edizione anastatica curata da Fabio Barricalla e Andrea Lanzola, arricchita non solo da un testo apocrifo di Marco Ercolani, e da una nota di Veronica Pesce, ma anche dal celeberrimo 'plauso' di Giovanni Boine, che tanto avrebbe contribuito alla fama del pazzo di Marradi. Con questa operazione culturale, in collaborazione con la «Fondazione Novaro», Matisklo edizioni intende mettere a disposizione di un amplissimo pubblico, di studiosi e di semplici lettori, un esemplare poco o nulla conosciuto di un'opera capitale del Novecento poetico italiano.