Donato Carrisi

L'uomo del labirinto

Agata 

In sé, la storia pattina sul filo del paradosso come molti dei racconti di Carrisi. Se lo vuoi leggere, devi abituarti all'ottovolante di colpi di scena. Personalmente ho apprezzato molto alcuni passaggi, un po' meno altri, ma sostanzialmente l'ho trovato un grande miglioramento rispetto al primo libro su Mila Vasquez.

Momento LAMENTELE valido per tutti i libri del mondo: non capisco i commenti che dicono "Io non sono un carrisiano, ma..." Perché giustamente, se non hai letto i primi libri della saga, capirai ben poco di quello che succede, (view spoiler)[specie alla fine (hide spoiler)]. Quindi colgo l'occasione di questa recensione per invitare la gente a un ragionamento complesso, selvaggio, inconcepibile ma altresì piuttosto logico: partire dal primo libro di una quadrilogia quando si inizia a leggere una collana. Non è scienza nucleare. Parti dal primo. Leggi il secondo, se t'è piaciuto il primo. Poi magari il terzo. Sennò ci sta che ti sfugge qualcosa e non ci capisci una bega e lasci recensioni basse.
Ed è normale che ti faccia schifo.

L'uomo del labirinto

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