La bastarda della Carolina

La bastarda della Carolina

Ruth Anne Boatwright, per tutti Bone, dal padre ha ereditato solamente un certificato di nascita che la dichiara bastarda. In una famiglia nella quale amore, rabbia e prevaricazione fanno parte di un unico coacervo di sentimenti spesso incontrollati, a sorreggerla è il disperato e dolcissimo rapporto che la lega alla madre, e che neanche le violenze subite dal patrigno riusciranno a spezzare. Ambientato in una cittadina del South Carolina negli anni Cinquanta, ricco di riferimenti autobiografici, il romanzo di Dorothy Allison racconta con un’intensità senza precedenti un mondo crudele e amorevole al contempo, nel quale la brutalità maschile e la resilienza delle donne, il desiderio di rivolta e la forza dei legami familiari coesistono in un intrico indissolubile. La scrittura cristallina e di inarrivabile durezza, la profondità dello sguardo gettato sull’adolescenza, il ritratto dall’interno dei white trash e di un Sud quasi senza riscatto hanno fatto gridare la critica al capolavoro e hanno indotto a paragoni con classici quali Il buio oltre la siepe e Il giovane Holden.A pochi anni dalla sua pubblicazione, il romanzo fu al centro di una controversia legale quando una scuola decise di proibirne la lettura agli studenti; in sua difesa si schierarono anche Stephen King e la moglie Tabitha, che distribuirono copie del volume nelle biblioteche del Maine perché potesse essere letto gratuitamente.
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