Peccati capitali veniali
Peccati capitali veniali descrive la vita nella società contemporanea, di cui offre un’analisi letteraria lucida e originale. L’autrice prende spunto dai sette peccati capitali medievali – Accidia, Gola, Lussuria, Ira, Superbia, Invidia e Avarizia –, che vengono interpretati in chiave moderna come semplici difetti di carattere, comuni a tutti noi esseri umani. Ognuno dei sette testi ruota intorno a un particolare peccato, ma i racconti non sono affatto di matrice religiosa: i peccati vengono invece interpretati come una sorta di archetipo comportamentale. Sono onnipresenti e, anche se sembrano soltanto delle piccole debolezze, a lungo andare distruggono la vita dei protagonisti, impediscono il raggiungimento della felicità e possono persino essere letali. Questi “peccati” causano comportamenti superficiali e spietati, equilibri affettivi precari, grettezze e meschinità, provocando una sofferenza che nel libro viene esorcizzata con ironia e scherno, in buon stile viennese.