Livia e Laura
Palermo, anni Cinquanta. La giovane contessa Livia Altamura vive con il padre, uomo che pretende di avere il controllo assoluto sulla vita di sua figlia e, sistematicamente, quasi traendone un piacere perverso, si diverte a soffocarne ogni aspirazione, perfino quella di diventare medico. Livia, seppur oppressa da questa situazione, non ha il coraggio di sottrarsi all’autorità paterna, dilaniata dal desiderio di indipendenza e dal dovere di assecondare le convenzioni sociali. Il senso di inadeguatezza che l’attanaglia trova conforto nel ricordo, sempre vivido, della voce di sua madre, morta quando lei era molto piccola e dei versi del poemetto dedicato alla Baronessa di Carini, che la donna le cantava per farla addormentare. Per Livia il passato è avvolto in una nebbia fitta e oscura che nessuno, inspiegabilmente, vuole aiutarla a dissipare, mentre il futuro sembra già scritto negli imperscrutabili disegni di don Enrico Altamura. Una sera, però, la vita della ragazza ha una svolta inaspettata e sorprendente. Durante una gita tra amici al castello di Carini, le sembra di scorgere in uno specchio l’immagine di una mano insanguinata e di una giovane donna che tenta di lanciarle un misterioso messaggio. A chi appartiene quel viso pallido e spaventato? Potrebbe trattarsi del fantasma della baronessa Laura Lanza che, secondo le leggende, vagherebbe ancora nel castello dopo il suo cruento assassinio? Angosciata dal dubbio che la strana apparizione non sia il frutto della sua immaginazione, Livia decide di approfondire la storia di Laura, unico legame con la madre sopravvissuto al tempo e all’ostracismo del padre. Da quel momento le vite delle due nobildonne si intrecciano, sovrapponendosi a dispetto dei secoli che le separano, in bilico tra amori impossibili e matrimoni imposti, sogni e doveri, verità e inganni, tradimenti e oscuri silenzi che raggiungono il culmine nel colpo di scena finale. Alla storia fa da sfondo una Palermo sospesa tra il passato e il presente, dove la luce lascia distinguere i contorni accennati di leggendarie ombre che non hanno mai smesso di manovrare i fili del potere in Sicilia. Le ombre occulte dei Beati Paoli.