Non dirmi che hai paura
Le pagine di Non dirmi che hai paura, di Giuseppe Catozzella, colpiscono come un pugno. Sono pagine che raccontano una storia pregna di dolore, di violenza e di disperazione, ma anche di forza di volontà e di speranza. A Mogadiscio la vita non è facile. In tutta la Somalia si percepisce che l'atmosfera si fa sempre più tesa e la violenza comincia a farsi largo a colpi di arma da fuoco. L'epicentro del dramma incombente è proprio Mogadiscio. E' qui che vive Samia. Lei è una ragazzina che ama correre. Accanto a lei c'è Ali, amico del cuore e suo primo allenatore. Mentre tutto intorno la violenza dilaga, Samia guarda avanti e continua a correre e ad allenarsi. Per lei la corsa diventa un modo per riscattare la condizione in cui versa suo paese. Si allena anche di notte e alla fine la sua forza di volontà viene premiata. E' alle olimpiadi di Pechino, dove pur non vincendo, esce dalla competizione a testa alta. E' ancora giovane Samia, e sa che alle olimpiadi di Londra potrà agguantare quella medaglia che rappresenterebbe una vittoria sulla guerra e sull'oppressione. Tornata in Somalia però la situazione precipita. Non dirmi che hai paura, di Giuseppe Catozzella, è la storia di una ragazza che corre verso la speranza, cercando di fuggire dalla crudeltà del suo paese
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