Il Maestro della Testa sfondata

Il Maestro della Testa sfondata Un caso per il commissario Melis

Hans Tuzzi2016
«Scopritelo, Tuzzi, e leggete tutto quello che ha scritto». Fabrizio d'Esposito, «il Fatto quotidiano» «Il commissario Melis indaga con la finezza e l’acume che i lettori di Tuzzi, uno dei nostri più eleganti giallisti, conoscono. La cerchia dei sospetti si allarga poi arriva, inaspettata, la sorpresa finale.» Il Venerdì - la Repubblica «Melis è abilissimo a depistarci... per poi riportarci al vero colpevole, inaspettato, proprio perché gli indizi erano sotto i nostri occhi ma non volevamo vederli.» Francesca Frediani, D - la Repubblica «Il commissario Melis può contare su una schiera di lettori affezionati. Forse perché somiglia in qualcosa a Maigret». Leopoldo Fabiani, «la Repubblica» «Hans Tuzzi e il suo poliziotto Norberto Melis mi regalano così tanto piacere che quasi li sento di famiglia... Melis si applica con tutta la sua intelligenza che per osmosi trasmette a chi legge». Pietro Cheli, «Amica» «Pagine di ironia impalpabile e di cultura perfetta assorbita nel tessuto narrativo». Giampiero Cinque, «Il Giornale di Sicilia» Febbraio 1978: nessuno può ancora saperlo, ma fra poche settimane il rapimento di Aldo Moro cambierà per sempre la storia d’Italia. Ma oggi è soltanto l’alba nebbiosa di un sabato qualunque, in un inverno come tanti altri. Fino a quando, nell’estrema periferia della Barona, a Milano, fra i casermoni popolari e la triste luce dei lampioni, su un autobus fermo a un capolinea che non è il suo, viene trovato il cadavere dell’autista, i pantaloni abbassati e la testa sfondata da una serie di violenti colpi alla nuca. Il giovane commissario Melis, incaricato delle indagini, resiste alla tentazione di archiviarlo come un banale caso di aggressione. E quando scopre che l’uomo lavorava a tempo perso per uno stimato libraio antiquario morto d’infarto pochi giorni prima, decide che questa coincidenza merita d’essere approfondita. Così, di coincidenza in coincidenza, di indizio in indizio, di tassello in tassello, Melis si ritrova a indagare nel mondo a lui sconosciuto dei libri antichi e dell’antiquariato, passando fra ambienti sociali molto differenti e distanti fra loro. L’approfondita e accurata indagine sul delitto – anzi, no: sui delitti, perché l’omicida colpisce ancora, e con ferocia – attraversa sguaiati quartieri popolari e felpati salotti borghesi, curiose botteghe artigiane e raffinati templi della bibliofilia per consegnare al lettore l’intenso e sfaccettato romanzo di una città: Milano. E un personaggio a tutto tondo ormai molto amato dai lettori: il commissario (poi vicequestore) Norberto Melis.
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Maic D@dokrobei
2 stars
Nov 16, 2023