L'uomo che scrisse il romanzo perfetto Ritratto di John Williams, autore di Stoner
A oltre vent’anni dalla morte di John Williams, i suoi romanzi sono amati da milioni di persone nel mondo e considerati fra i migliori esemplari di narrativa americana del ventesimo secolo, tanto che i lettori iniziano a chiedersi: che storia si nasconde dietro a Stoner? Chi è l’uomo che scrisse questo romanzo perfetto? «A volte basta guardare una persona per sapere quanto sia stata interessante la sua vita», osserva Anne Marie Candido, la curatrice delle carte di John Williams. E con il tempo il volto dello scrittore si era riempito di rughe, segni inequivocabili di una vita piena e sofferta e di una quotidiana ed estenuante lotta per essere riconosciuto come romanziere. Probabilmente con Stoner Williams ha voluto esorcizzare la sua paura di morire nell’anonimato, come accade al protagonista del suo capolavoro: un ragazzo di campagna del Missouri che diventa professore, si accontenta di una vita senza scossoni e mantiene un atteggiamento di passiva e serena accettazione per tutto ciò che accade. Williams invece è il contrario: anch’egli di estrazione contadina, procede ostinatamente in salita e non demorde. Il romanziere e il suo doppio sono entrambi infelici ma, se Stoner è un tipo accomodante e comprensivo, Williams ha invece un carattere impossibile ed è ossessionato da un unico pensiero: essere preso sul serio come artista. Il paradosso che gli si para davanti è che, proprio quando la strada si spiana e il suo talento pare trovare il pubblico riconoscimento, lui non ha più molto da dare e da dire: ha già speso le sue energie migliori e si richiude in una spirale di autodistruzione, tra alcol, fumo e risentimento nei confronti del mondo letterario e di quello accademico. Attraverso una biografia meticolosa, coinvolgente e ben scritta, possiamo finalmente scoprire chi è l’uomo che sta dietro a un’opera straordinaria come Stoner, ma anche ad altri tre ottimi romanzi, Nulla, solo la notte, Butcher’s Crossing e Augustus, con il rimpianto di avergli riconosciuto la gloria troppo tardi ma con la consapevolezza di aver scoperto un piccolo e discreto eroe dei nostri giorni. Di Stoner è stato scritto: «Una scoperta meravigliosa per tutti gli amanti della letteratura». Ian McEwan «Uno dei più grandi e insospettabili romanzi americani del ventesimo secolo». Bret Easton Ellis «Questo è semplicemente un romanzo che parla di un ragazzo che va all’università e diventa un professore. Eppure è una delle cose più affascinanti che potrete leggere». Tom Hanks «John Williams è uno di quegli scrittori che dopo aver letto non puoi fare a meno di consigliare perché hai la certezza che farai felice il tuo prossimo». Niccolò Ammaniti «Stoner parla di resistenza ed è tra i migliori romanzi per tempi incerti che mi sia capitato di leggere. E questo, il nostro, è un tempo incerto». Paolo Giordano