Criptocrazia non autorizzata Dark web, bitcoin, fake news, profiling illegale e le nuove frontiere della schiavitù digitale
La criptocrazia è un potere nascosto che già ora viene esercitato illegalmente a esclusivo vantaggio di chi detiene il controllo delle informazioni carpite a ciascuno di noi, mentre usiamo ignari la Rete con smartphone e computer, spiati dalle nostre webcam e dai nostri microfoni. Multinazionali come Google e Facebook hanno già posto le basi per la creazione di una società interamente digitalizzata, formata dai profili di tutti gli utilizzatori del Web e dei social network, una vera e propria schedatura di massa fatta di foto, dati anagrafici e biometrici, professione, opinioni, preferenze negli acquisti, segreti privati, geolocalizzazione, orientamento politico, sessuale ecc. Dietro questo sistema fondato sul controllo dei media, sulla censura, sulle fake news create ad arte e sulla corruzione degli uomini delle istituzioni si nascondono i vertici delle grandi multinazionali e i big della finanza mondiale che controllano mercati, banche centrali, borse e agenzie di rating. In tale contesto, anche la scienza e la medicina sono state asservite alla logica del profitto e i giornalisti mainstream hanno omesso di divulgare gli scandalosi retroscena che hanno fatto dei vaccini un nuovo business per corporation senza scrupoli. E mentre si pongono le basi della nuova schiavitù digitale, nelle autostrade informatiche si trovano i “passaggi segreti” che conducono al mondo sotterraneo del dark web (invisibile ai motori di ricerca e inaccessibile dai normali browser) dove centri di potere, servizi d’intelligence, organizzazioni criminali e terroristiche possono acquistare o vendere droga e armi, commissionare omicidi, ricattare uomini politici o assoldare mercenari per rovesciare governi, pagando in criptovalute che garantiscono l’anonimato.