Michela Murgia

Stai zitta e altre nove frasi che non vogliamo sentire più

Vanya Bogliari

Tutte le donne che a un certo punto della vita hanno scelto il femminismo come pratica di giustizia sanno benissimo che la prima battaglia I'hanno dovuta combattere contro i propri stessi condizionamentie che quella lotta con il proprio lato oscuro forse non sarà mai del tutto conclusa.

Gli unici uomini che si spaventano se una donna protesta contro un'ingiustizia sono quelli che hanno la responsabilità deliberata o tacita di quell'ingiustizia. Gi altri non solo non hanno alcun problema con le donne che protestano, ma sempre piú spesso si attrezzano per aiutarle.

Se ci dispiace dispiacere, l'ancella in cui vorrebbero trasformarci ha già vinto, perché l'unico diritto che il patriarcato riconosce come legittimo è quello che ti concede, mai quello che ti prendi da sola.

L'imposizione del cosiddetto maschile universale è un modo per dire che state occupando abusivamente il posto di un uomo, ma che questa anomalia durerà talmente poco che non vale nemmeno la pena di trovare una parola esatta che la definisca.

Se ribatte è petulante, stridula, sguaiata, aggressiva. Gli aggettivi fanno spesso riferimento all'acutezza del tono vocale, trasmettendo I 'idea che il suono della voce femminile aggredisca I 'udito più di quanto potrà mai fare una voce maschile. Un gruppo di uomini che parlano è un consesso dialettico, un gruppo di donne è un pollaio. Quando Corona diede a Berlinguer della «gallina» è esattamente all'uso di quell'immagine che faceva riferimento. Se le donne giovani sono galline, le donne anziane che parlano sono invece cornacchie, secondo un processo di bestializzazione che tende ad accomunare tutte le voci di donna, giovane o vecchia che sia, a uno scontato senso di fastidio.

Domizia Margagnoni

watch me regalare questo libro a ogni donna della mia famiglia per fargli capire la loro misoginia interiorizzata

Stai zitta e altre nove frasi che non vogliamo sentire più

Reviews

Highlights