La felicità del pollaio Storia degli animali che mi hanno insegnato l'amicizia
C’era una volta un vecchio agrumeto abbandonato. I rari mandarini pendevano dai rami contorti degli alberi come tristi decorazioni natalizie, aggrovigliati nell’asparagina e nel trifoglio selvatico. Poco più in là si ergeva un eucalipto solitario e le sue fronde sfioravano l’acqua di una pozza stagnante. Tutti dicevano che non c’era niente da fare: bisognava abbattere, per ripartire da zero. Finché, un bel giorno, qualcuno guardò quel luogo desolato con occhi diversi, e fu l’inizio di una grande avventura. Vi siete mai chiesti quale sia l’elisir della felicità? Monica Pais l’ha trovato nel pollaio che ha installato tra i filari storti del suo agrumeto anarchico. Sorge accanto a un laghetto a forma di fagiolo, sotto un grande eucalipto, tra vecchi mandarini e qualche ulivo scampato alle motoseghe. Questa storia comincia, come sempre, con l’arrivo di un «ospite speciale» alla Clinica Duemari, e prosegue con un’esuberante colonia di anatre che convive felicemente con tre galli e un drappello di galline salvate da una brutta fine al termine della loro carriera in un allevamento intensivo. Di tanto in tanto a loro si unisce anche Lady Patata, la maialina coraggiosa e riluttante al fango più simpatica che ci sia. E poi, un giorno, dal cielo plana un gabbiano reale: non ha buone intenzioni, ma la vita è imprevedibile e non si sa mai quel che può davvero succedere. Questa è l’incredibile storia di un gruppo di animali destinato dall’uomo all’infelicità. E di una veterinaria che ha ribaltato tutti i pronostici.