L'illusionismo e la salvezza della personalità. Abbozzo di una filosofia
“Stato”, “società”, “religione”, “matrimonio”, “lega della virtù”, “dalailamismo”, “morale”, sono le illusioni che devi combattere e che tu puoi distruggere, se ce la fai, se devi, se il tuo daimon ti spinge a farlo, cioè la tua istanza ultima che devi ascoltare. Lo stato ti opporrà sempre l’obbiezione, che senza di lui non sarà possibile alcun ordine, ma questo a sua volta è un’illusione, che lui stesso riconoscerà appena non esisterà più... E se io, nel perseguire la mia idea, sono disposto a rovesciare tutte le leggi e ad arrivare fino al ceppo del boia, finisce che sarà la mia testa a cadere; è la mia testa che voglio vedere cadere – se non ho ricevuto altrimenti una botta in testa. E sapevo cosa facevo – e io sono quello che, almanaccando preventivamente, vede me, la mia testa tagliata, simbolo della mia idea, ostinatamente sostenuta fino all’autoannientamento, in equilibrio come un sogno crudele attraverso i secoli. Perché in tal modo, in questa previsione, ravvisavo l’estrema possibilità dell’autosoddisfacimento.