Potresti anche dirmi grazie

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Nelle officine di Mondadori e di Rizzoli, di Einaudi e di Bompiani, di Garzanti e di Feltrinelli, fino ai microlaboratori di e/o e di minimum fax. Quarant'anni di lavoro editoriale raccontati dalle voci dei protagonisti. Nel retrobottega dell'editoria troviamo i maggiori scrittori italiani e stranieri, più spesso al ristorante o in trattoria che in redazione, con le loro debolezze e le passioni, gli umori e i malumori. Leggere questa memoria orale della letteratura contemporanea è come trovarsi faccia a faccia con Oriana Fallaci che in cucina prepara un fritto di pesce, con Allen Ginsberg che si lancia su un piatto fumante di ravioli, con Sciascia che mette mano al portafogli prima di chiunque, con Simenon che aborre gli oggetti di colore verde, con Ellroy che in piena notte, a Milano, urla: «Sono il cane pazzo della letteratura!», con Kerouac sbronzo tra le braccia di mamma-Nanda (Pivano), con Terzani che saluta un amico per l'ultima volta. E poi: Moravia, Morante, Bufalino, Gadda, Calvino, Soldati, Kundera, Rushdie, Harris, Grisham, Eco, Biagi, Manganelli, Bunker, Tamaro, Allende, Tabucchi, Vázquez Montalbán, Doris Lessing, Arbasino, Tondelli, Ammaniti e tanti altri. Tutti scrittori che non avete mai visto così da vicino.
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