Piccoli piatti forti

Piccoli piatti forti

Pascale Pujol2016
Una girandola di personaggi strampalati che si ritrovano in situazioni una più esilarante dell’altra, in questo romanzo ambientato interamente nel cuore di Parigi, a Montmartre. Sandrine Cordier lavora come funzionaria in un ufficio di collocamento, ma la sua non è affatto una vita grigia da semplice impiegata. Sandrine è una donna vulcanica, piena di idee e di energia, che aspetta solo l’occasione giusta per realizzare quello che è il suo vero obiettivo: ottima cuoca, sogna di aprire un ristorante. L’occasione si presenta quando all’ufficio di collocamento conosce Antoine Lacuenta, professore disoccupato con idee no global. Con stratagemmi a dir poco machiavellici, Sandrine riesce a coinvolgerlo nel suo progetto, e con lui tutta una serie di stravaganti personaggi che abitano con Antoine in un residence sociale di Montmartre: il gigantesco senegalese Toussaint N’Diaye, il magico cuoco Vairam, il petomane alsaziano Schmutz... All’impresa collaborano anche la figlia dodicenne Juliette, centosettantadue di quoziente d’intelligenza e il talento di un hacker, e la psicologa sexy Annabelle Villemin-Dubreuil, esperta in Kamasutra. Le cose sembrano procedere senza intoppi fino a che, nel magazzino confinante col suo ristorante, Sandrine scopre casualmente un losco traffico di giornali che la porterà a stanare il magnate della carta stampata Marcel Lacarrière e i suoi non pochi scheletri nell’armadio... «Humour corrosivo, personaggi gagliardi e un ritmo scatenato». —Le Figaro Magazine «È comico, intelligente e azzeccato, potrebbe essere un film di Dino Risi». —Livres Hebdo
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