Renata Viganò

L'Agnese va a morire

Gemma

Anche lui era disteso su una branda, lavato, pulito, le mani fasciate per nascondere le dieci piaghe nere al posto delle unghie, la faccia bianca e calma priva di sofferenza; sembrava egli pure soltanto pieno di stanchezza, come l'Agnese. Sembrava così, ma di fuori i compagni inchiodavano forte delle vecchie tavole per la cassa, e due bastoni per la croce.

C'è qualcosa di speciale per me nei libri in cui una donna racconta un'altra donna. Emerge sempre un personaggio tridimensionale e stracolmo di dignità, come l'Agnese. Però è davvero frustrante pensare a quanto male sia trattato questo romanzo nei programmi scolastici e universitari. Ricordo perfettamente di aver letto su un manuale che l'Agnese capiva poco di resistenza, e agiva solo per vendicare il marito: chi la interpreta così dev'essere analfabeta o semplicemente misogino. Oppure entrambe le cose.

L'Agnese va a morire

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