Thomas Hardy

Tess dei d'Urberville

Con "Tess dei d’Urberville", Thomas Hardy ci regala l’ultima grande eroina dell’epoca tardo-romantica, resa immortale non solo dalla letteratura ma, nei decenni successivi, dal cinema e dal melodramma. Romanzo di forte impatto emotivo, definito, a più riprese, “vile”, “pieno di falsità”, ma anche esaltato come il “più potente tra i romanzi fin qui pubblicati dall’autore”, "Tess" ha, fin dal suo apparire, diviso critica e lettori e allarmato schiere di bigotti e moralisti che inorridivano all’idea di una storia che colpiva al cuore la morale vittoriana. "Tess" si configura come un romanzo che dà voce, sul palcoscenico caotico della prima modernità, a una storia in cui il vettore del conflitto attraversa ogni pagina del libro, e che affronta, senza alcun falso pudore, temi scabrosi e audaci che, come ci suggerisce lo stesso Hardy nella prefazione, non potevano più essere taciuti. L’immagine che apre il romanzo è quella di un uomo che incede malfermo lungo una strada; si tratta di John Durbeyfield, il padre di Tess, che apprende delle proprie presunte origini nobiliari dal parroco Tringham, incontrato quasi per caso. La rivelazione alimenta la vanità e l’orgoglio della povera famiglia che costringe la ragazza, causa involontaria della morte del cavallo Prince, l’unico mezzo di sostentamento della famiglia, a recarsi dai ricchi “parenti” d’Urberville, in un ridicolo e improbabile tentativo di “reclamare la parentela”, intraprendendo così il primo viaggio che la condurrà a incontrare Alec, il suo seduttore. Il motivo genealogico, con la forza dirompente di un passato che grava sul presente dei protagonisti, accelera gli avvenimenti dell’intreccio e scatena una serie di eventi che travolgerà la povera Tess.

Tess dei d’Urberville

Hiddeninthelostlibrary

Giulia 

2.5 🌟

Inizialmente avevo dato 3 stelle, ma devo essere onesta e quindi mentre scrivevo questa recensione ho deciso di dare un rating che rispecchiava meglio quelle che erano state le mie reali impressioni. Perchè anche se è un classico, non deve piacere per forza... giusto? XD

Non so cosa pensare precisamente di questo libro. L'inizio mi è piaciuto, l'ho trovato anche divertente, ma più andavo avanti nella lettura più le azioni di Tess comiciavano a diventare per me impossibili da capire. Poi insieme a Tess si sono aggiunti anche altri personaggi che, anche se vogliono farti credere di essere intelligenti e istruiti, in realtà sono peggio di lei 🙃. 

Come dicevo, le prime tre parti mi sono piaciute molto, ma più andavo avanti più la situazione cominciava a sembrarmi tirata per le lunghe. E' un difetto che ritrovo spesso nei romanzi vittoriani. Facendosi pagare per numero di parole tendono a tirare avanti descrizioni infinite che potevano benissimo essere fatte in due righe, ma era così che gli scrittori tiravano a campare e chi siamo noi nati nell'era dei computer e dei correttori automatici per contestarli. C'è stato un lento declino, finchè non sono arrivata al punto di non poterne più, ma fortunatamente mi mancavano si e no 100 pagine e ho retto. 

Il finale poi non l'ho proprio capito XD. Mi serve un professore di inglese o qualcuno esperto dei temi della letteratura vittoriana che me lo spieghi 🙈.

Tess dei d'Urberville

Reviews

Highlights