La logica non è tutto Rileggendo Giovanni Gentile
Il volume raccoglie cinque studi, che indagano tre delle tematiche più fruttuose, perché problematiche, dell’attualismo gentiliano: il rapporto tra il concreto e l’astratto, la questione dell’arte e del sentimento, l’aporetica del passato. Da ogni contributo emerge, parafrasando il titolo del libro, che la logica non è tutto: vale a dire che la logica, nonostante gli sforzi di sistematizzazione di Gentile, non riesce a costituirsi come la totalità, l’orizzonte di tutto ciò che è. Una ri-lettura di Gentile, quella che si offre, che attualizza sempre di nuovo Gentile stesso, secondo il dettame del pensiero pensante: e lo fa riscoprendone le aporetiche più profonde. In ciò omaggia quanto di più vero l’attualismo costudisce dentro di sé. Ogni verbo e parola, ogni giudizio, ogni sistema, proprio in quanto fissato in una forma, è sempre uno sguardo, finito e perfettibile, narrante l’incatturabilità dell’atto del pensare, che è tutto in ogni pensato, pur non esaurendosi in nessuno. Si può concludere, allora, che l’attualismo gentiliano è autenticamente se stesso, proprio in quanto, nel dialogo che gli interpreti intessono con esso, si rivela essere sempre oltre se stesso.