La vendetta delle Punk Una storia della musica femminista da Poly Styrene alle Pussy Riot
Ne La vendetta delle punk l’autrice analizza quattro temi fondamentali: identità, denaro, amore e protesta – attraverso i quali approfondisce le ragioni per le quali il punk rappresenta per le donne una forma artistica così liberatoria.La prospettiva di Vivien Goldman sul giornalismo musicale è completa, potendo vantare anche una grande esperienza di addetta ai lavori e avendo contribuito in prima persona alla nascita del post-punk.Con il suo inconfondibile stile viscerale, Goldman mescola interviste e narrazione storica alle sue esperienze personali: essendo stata una delle prime donne giornaliste rock inglesi, si può considerare il libro alla stregua di un vivace documentario su un genere musicale che per definizione demolisce gli steccati. Goldman analizza una canzone di Patti Smith come Free Money, per esempio, rievocando lo shopping a Notting Hill insieme alla cantante americana. Grazie alla testimonianza diretta della figlia della defunta Poly Styrene, scopriamo le motivazioni che nel 1978 hanno spinto la madre, di discendenza somala e scozzese-irlandese, a scrivere un inno del punk come Identity, caratterizzato da un ritornello che dice: “Identity is the crisis, can’t you see?” Nel suo libro, Goldman ci parla di musiciste originarie di luoghi lontani ma anche di eclettiche rivoluzionarie come Grace Jones, un’artista che pur non essendo esattamente punk ha senz’altro influenzato il movimento assorbendone l’audacia liberatoria. Questo libro è un tour musicale che partendo dalle origini europee del punk allarga il suo campo d’azione fino a raggiungere una vasta dimensione internazionale.Il tutto arricchito da accurate e ricche playlist.Traduzione di Fabio ZucchellaCura e Prefazione di Paola De Angelis