Meridiana. 103, 2022. Città e finanza
La trasformazione del suolo urbano non solo in luogo, ma in mezzo dell’accumulazione di capitale e dell’espansione finanziaria è una dinamica radicata nella storia del capitalismo che ciclicamente tende a risolvere, almeno temporaneamente, le sue crisi interne di sovraccumulazione attraverso l’espansione geografica e la trasformazione dello spazio. La crisi finanziaria che ha avuto avvio con i mutui subprime negli Stati Uniti, è stata interpretata come un effetto del dirottamento, avvenuto negli anni precedenti, degli investimenti degli attori finanziari dal settore produttivo, generatore di redditi per la classe media e operaia, al settore immobiliare e delle costruzioni. È precisamente in questa particolare congiuntura dello sviluppo storico del capitalismo chiamato «finanziarizzazione» che la sezione monografica di questo numero di «Meridiana» contestualizza e analizza la relazione tra città e finanza. Gli articoli raccolti in questa sezione individuano la finanziarizzazione tra gli aspetti strutturali e sistemici che caratterizzano le città globali e che si accompagna alla deindustrializzazione, alla terziarizzazione dell’economia, alle migrazioni della forza lavoro. Queste tendenze globalmente diffuse non devono però far concludere che lo sviluppo urbano finanziarizzato sia un processo omologante ed omogeneo. La necessità di cogliere questo meccanismo estremamente variabile motiva lo sforzo compiuto dagli autori di proiettare sullo studio della città un approccio relazionale alla finanziarizzazione. La prospettiva qui proposta ci guida verso una declinazione allargata tanto del concetto di spazio urbano quanto del concetto di finanziarizzazione.