R'Lyeh - Dal Profondo (Cthulhu Apocalypse Vol. 2)

R'Lyeh - Dal Profondo (Cthulhu Apocalypse Vol. 2)

È trascorso un anno dalla scomparsa di Carlo Stein e Seth Parker, saliti a bordo del brigantino fantasma Mary Celeste e mai più tornati. Eva Ronchi, ex assistente di Stein, ora ha un altro lavoro e si è lasciata tutto alle spalle. Fino a quando fa la sua comparsa il professor Brandellini, sedicente membro di un Ordine segreto, a chiedere il suo aiuto per ritrovare i compagni perduti. Eva commette l'errore di accettare e, assieme a una squadra speciale altamente addestrata, si ritrova coinvolta in una lotta alla sopravvivenza nelle viscere di un’isola non segnata sulle mappe, dal cui abisso emerge il cupo lamento di R’lyeh e dei suoi terrificanti abitanti. «Lovecraft era uno di noi. Non era uno scrittore visionario né un pazzo divorato dagli incubi. O meglio, non era sempre stato così. Gli incubi vennero quando non riuscì più a gestire il suo ruolo di Custode. Lui entrò in contatto con entità… occulte. Vide cose che una mente umana non può sopportare e, per riuscire a non impazzire, decise di scriverne. Mettere su carta le sue storie in qualche modo lo salvò dalla pazzia.» CTHULHU APOCALYPSE Cthulhu Apocalypse è una serie di novelle autoconclusive e scritte da diversi autori che si svolgono nella stessa ambientazione di matrice lovecraftiana. Non è necessario leggere le opere in ordine di uscita anche se ovviamente aiuta a comprendere meglio il mondo creato dagli autori coinvolti nel progetto. DICONO DI QUEST'EPISODIO: "Il tutto funziona magnificamente bene. Merito dello stile elegante e pulito dell'autore, di un editing pressochè perfetto e di una storia ben strutturata e godibile che mantiene inalterato il fascino delle atmosfere di Lovecraft." (SCHELETRI) "Dialoghi centratissimi, atmosfere suggestive davvero da brivido e una buona descrizione degli ambienti e delle situazioni contribuiscono a far scorrere le pagine in un baleno. Buona terrificante lettura!" (LA KATE DEI LIBRI) "Daniele Picciuti torna a parlare del brigantino fantasma e lo fa inserendosi in una più ampia mitologia di ispirazione lovecraftiana. La sensazione è di tornare tra vecchi amici e di volerne sapere sempre di più. Picciuti ha una scrittura pulita e piacevole come sempre, altro motivo per dedicare qualche ora a una buona lettura horror-vecchio-stile." (IL RECENSORE)
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