Politica ed emozioni nella storia d’Italia dal 1848 ad oggi
La storia contiene da sempre un sottotesto emotivo, ma le consuetudini e i metodi della disciplina e l’idea della natura eminentemente soggettiva delle emozioni hanno a lungo indotto gli storici a lasciare lo studio di questa sfera ad esperti di altri settori. Negli ultimi decenni, tuttavia, la tendenza alla collaborazione interdisciplinare, con la conseguente evanescenza degli steccati tradizionali, gli sviluppi della storiografia femminista e della storia orale hanno incoraggiato un crescente interesse storiografico per lo studio diacronico delle emozioni umane. Le celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia hanno rappresentato, da questo punto di vista, un’ottima occasione per presentare un nuovo filone di ricerca, ma anche per suggerire nuove prospettive da cui guardare alla storia politica italiana, mettendo al centro il rapporto fra emozioni e potere. Ripercorrendo alcuni passaggi cruciali della storia nazionale, a partire dalla rivoluzione del 1848-1849 e dal Risorgimento, attraversando le vicende politiche del primo Novecento, il fascismo, l’Italia repubblicana, per approdare ai nostri giorni, i saggi raccolti in questo volume provano a riflettere sul ruolo delle emozioni nella vita della nazione italiana, nel tentativo di mostrare non solo il carattere emotivo della politica, ma anche il carattere politico delle emozioni.