Psicologia del nichilismo. La tossicodipendenza come rimedio
Il volume si inserisce nel campo di studi che affronta il problema della sofferenza, sia nelle modalità con cui essa si manifesta, sia nelle forme con cui viene rappresentata socialmente e culturalmente. La tossicodipendenza viene inscritta tra filosofia e psicologia, analizzando il significato fondamentale che la sofferenza e la morte assumono in Occidente. E' attraverso l'analisi dello spettacolo dell'"illusione" offerto dalla tossicodipendenza che si apre l'indagine sulle implicazioni psicologiche chiamate in causa dagli atteggiamenti sociali verso la droga. Tramite una ricerca realizzata con soggetti tossicodipendenti e persone comuni è stato possibile identificare l'appartenenza delle cognizioni del dolore alla struttura del nichilismo, profilando il senso delle ragioni per cui l'uomo occidentale - e specialmente chi percorre i sentieri della cura per "uscire dal tunnel"--Crede di scegliere la "vita migliore" piuttosto che la morte. L'autrice è insegnante associata alla cattedra di psicologia sociale presso la Facoltà di Psicologia di Padova. Il volume si avvale della prefazione di E. Severino e della postfazione di E. Gius. (Gruppo Abele).