Si può vivere così?
Ci si trova davanti a un genere di libro particolare, una specie di «romanzo», come spontaneamente dissero i primi cui le bozze furono date da leggere. In esso la scoperta della vita come «vocazione» non avviene per deduzione, ma per il mostrarsi di una esperienza vissuta secondo ragione dentro l'afflato del Mistero. Si tratta del percorso di un anno che don Luigi Giussani ha realizzato in dialogo con un centinaio di giovani decisi a impegnare la propria vita con Cristo in una forma di dedizione totale al Mistero e al suo destino nella storia: la Chiesa la chiama «verginità». Settimana per settimana i principali contenuti della fede cristiana e le loro ragioni umane sono stati svolti attraverso, prima una proposta che scaturiva dall'esperienza dell'Autore, e poi dall'appassionante gioco di domande e risposte che la proposta suscitava nei giovani, resi consapevoli e determinati nella loro esperienza di uomini. Lo stile dei settimanali convegni è stato tutto quanto trattenuto nella forma del libro, a testimonianza di una modalità di approccio al problema come grosso problema umano e della maturità di convinzione e di affezione che questo può produrre. Il libro può essere concepito come un racconto esemplare in cui la spontaneità, la lealtà e la serietà nella considerazione della propria esistenza rendono fin suggestivo quello che la mentalità comune totalmente oblitera e anche disistima, se non per qualche astratta paura.