L'ora solenne
Tra lettere e diari intimi, documenti militari e relazioni delle spie dell’Ovra sullo «spirito pubblico», un racconto originale e a più voci sull’illusione pubblica e la disillusione privata della guerra che più ha infiammato gli italiani sotto il fascismo, portando la parabola del consenso e il mito del Duce al suo apice. La storia è nota: il 3 ottobre 1935 l’Italia – ansiosa di conquistare un posto al sole fra le potenze coloniali – invase l’Etiopia; sette mesi dopo Mussolini annunciò il ritorno dell’Impero «sui colli fatali di Roma». Fu una guerra nazionale, combattuta da mezzo milione di italiani ansiosi di riscattare il prestigio compromesso dall’Italietta pre-fascista, umiliata dalla «vittoria mutilata»; una guerra moderna, col massiccio uso di mezzi meccanici e aviazione; una guerra criminale, con l’impiego sistematico dei gas nelle fasi più delicate. Fu poi una guerra dimenticata nel cono d’ombra dell’autoassolutoria vulgata del regime da operetta e degli italiani «brava gente». Ma dietro le canzoncine spensierate come Faccetta nera e la propaganda, cosa pensavano davvero gli italiani di allora? Intrecciando abilmente tante fonti coeve, Palmieri dà voce allo spirito del tempo, per mostrarci un Paese illuso dall’«ora solenne», che non arrivò mai. Marco Palmieri Giornalista e saggista, è membro dell’Istituto romano per la storia d’Italia dal fascismo alla resistenza e della Società italiana per lo studio della storia contemporanea. Ha scritto numerosi saggi e articoli sulle vicende politico-militari del Novecento e la loro memoria. In particolare ha pubblicato, con Mario Avagliano, Vincere e vinceremo! Gli italiani al fronte 1940-1943 (2014), e, tra il 2009 e il 2012, la serie Gli Internati Militari Italiani. Diari e lettere dai lager nazisti 1943-1945, Gli ebrei sotto la persecuzione in Italia. Diari e lettere 1938-1945 e Voci dal lager. Diari e lettere di deportati politici italiani 1943-1945. Per Baldini&Castoldi, nel 2013, sempre con Mario Avagliano, ha pubblicato Di pura razza italiana. L’Italia ariana di fronte alle leggi razziali.