Scrivere, narrare, parlare, pubblicare. Con una breve storia dell'editoria italiana di Michele Giocondi e un intervento di Chris Anderson sulla coda lunga nei new media
La scrittura-lettura si dilata all'infinito, impegna l’uomo nella sua interezza, corpo e storia; è un atto panico. Roland Barthes L’industria del libro è già obsoleta, ma l’arte umana del narrare e del tramandare, ci sarà sempre. Jason Epstein Il romanzo è una massa formidabile ed amorfa. È una plaga pronta a degenerare in palude. E.M. Forster La poesia non muta nulla. Nulla è sicuro… ma scrivi poesie. Franco Fortini Al disopra del livello di una cartello stradale nessun scritto è del tutto immune da considerazioni estetiche. George Orwell Nessun atto di scrittura è un atto di robinsonismo letterario. Si fonda non su un soliloquio ma su un colloquio con il lettore. Vittorio Spinazzola Le riflessioni di Roland Barthes, grande semiologo, George Orwell, scrittore supremo, E.M. Forster, narratore raffinatissimo, Franco Fortini, la coscienza della poesia italiana, Jason Epstein, il decano dell’editoria americana e Vittorio Spinazzola, lo studioso italiano del rapporto tra letteratura e pubblico, sono una piccola preziosa guida per i molti che desiderano confrontarsi con la dimensione dello scrivere, del narrare, del parlare e del pubblicare. Completano il libro una breve storia dell’editoria italiana di Michele Giocondi, già autore del libro Bestseller italiani 1861 al 1946 e infine le riflessioni di Chris Anderson, il suo inventore, sulla coda lunga nei nuovi media.