BetaGamma-RoN
Accettai quel lavoro perché ero al verde, perché era facile e perché mi annoiavo. Adesso gli dico: Vaffanculo! Europoli. Subperiferia meridionale. Anno 2136. Un ex soldato delle truppe d'assalto accetta un lavoro. Sembra facile, sicuro e ben pagato. Si troverà coinvolto in un viaggio surreale ai confini della pazzia. Dove si ferma l'illusione e inizia la realtà? Ventiduesimo secolo. Il mondo è una merda. C'è una sola immensa città in cui vivere. Si chiama Metropoli e attraversa tutto l'emisfero nord come un'infinita striscia di polimeri e cemento alleggerito. Se vivi nel lusso delle Hi-city tutto è bello, ma se esci fuori ti trovi nello schifo più totale. Le subperiferie brulicano di stronzi, le Torri Delta ti sondano anche il culo, i Cacciatori sono pronti a strapparti le budella, per non parlare del Nowd, quello sì che fa cagare. Se ti ritrovi in un Nowd, amico mio, prega, perché circolano bande d'assassini, succhiatori di midollo, sfigurati dalle sintedroghe e pazzi squilibrati pronti a disossarti per racimolare qualche baku da un rigattiere. Ti verrebbe voglia di varcare il Grande Muro e farti un giro nella Zona Esterna, che perlomeno laggiù sei libero. Sì, col cazzo che lo sei! Nella Zona Esterna non ti basta pregare, lì devi armarti per bene se vuoi arrivare a domani. Sempre che ne valga la pena. Che dire... Perché vivere in un mondo così? Te lo dico subito: perché ogni figlio di puttana che conosca ha una sola dannata paura: morire. Qui Rey Laszlo Falco dalla Zona Esterna. Passo e chiudo, coglioni. Questo romanzo non ha niente a che fare coi fatti recenti perché questo romanzo è stato scritto tra il 2005 e il 2006 e da allora mai più ritoccato. Se trovi analogie con ciò che è avvenuto dopo, sei tu che dovrai trovare i perché. Buona lettura. (Simone Giusti, 8 Gennaio 2022) Cos'è il Neuropunk? Il Neuropunk prende spunto dal classico cyberpunk, ma qui la nuova frontiera non è la rete telematica bensì la mente umana. Sta lì la chiave per il controllo e la libertà. Il mondo Neuropunk è più avanti di più di un secolo a partire da ora. Ci sono stati enormi sconvolgimenti climatici con conseguenze del tutto inaspettate. Il Nord è sommerso da una profonda glaciazione. Il Sud è completamente desertificato. I mari sono ridotti a laghi salati. Gli oceani ci sono ancora, ma il mediterraneo non c'è più. In questo panorama devastato, la tecnologia della sintesi la fa da padrone. Tutto è sintetico, persino il cibo! C'è una sola grande città come un immenso anello di cemento e alluminio e cristallo stretto attorno al globo. Passa per il centro Europa, per il Nord America e per una lunga striscia orientale. Ci sono tre giganteschi agglomerati. Europoli, US Megacity e Bakushitzu. Tre monete, tre governi... un unico sistema. Per vivere dentro le città devi essere registrato. Hai un Chip innestato nel polso fin dalla nascita. Registra tutto di te, persino la memoria. Torri Delta disseminate per tutte le aree urbane leggono di continuo i PeC (così chiamano i Personal Chip) di ogni individuo scandagliandone contemporaneamente l'impronta termica per sincerarsi che tutto sia nella norma. In caso contrario vengono attivate pattuglie di polizia, nel caso peggiore quelle di Cacciatori. Ovvio che in un mondo così le lotte e i conflitti arrivino ai massimi livelli. Vista l'impossibilità fisiologica e pratica di mentire, incursori della mente manipolano la memoria alterando gli stati di ricordo così da cambiare l'io delle persone. In questo modo agenti esterni possono infiltrarsi nel cuore di Hi-City senza dover mentire, perché loro stessi non sanno più chi sono. Nel Neuropunk niente è come sembra, tutto è alterato, persino i ricordi, persino l'identità, persino la realtà. Ma la realtà esiste davvero? Benvenuto in Neuropunk.