Miliardario a cinque stelle
Benvenuti a Shanghai: un luogo dove può succedere di tutto e dove tutti possono diventare qualcuno. Cinque nuovi arrivati sono in cerca di riscatto: Phoebe, che si costruisce una nuova identità fatta di false borse griffate, manuali di self-help e pose studiate con l’obiettivo di trovare un uomo ricco; Gary, giovanissima popstar con un’infanzia difficile alle spalle, catapultato dai miseri villaggi della Malesia rurale alle sterminate platee asiatiche; Justin CK Lim, figlio adottivo di una ricca famiglia di immobiliaristi malesi, incaricato di gestirne gli affari a Shanghai; Leong Yinghui, imprenditrice in ascesa la cui totale dedizione al lavoro nasconde la solitudine della vita privata; e infine Walter Chao, misterioso e accattivante uomo d’affari che è anche autore, sotto pseudonimo, del manualetto per diventare «miliardari a cinque stelle». Mentre le vite dei protagonisti s’intrecciano l’una con l’altra, sullo sfondo lussi sfrenati e architetture ardite convivono con miserie insostenibili, slum claustrofobici e nostalgiche vestigia di un passato in estinzione. Ne emerge il ritratto di una società inarrestabile, dove le vite e le carriere possono conoscere formidabili ascese e catastrofiche cadute nell’arco di pochi mesi, così come interi quartieri possono sparire dal giorno alla notte per lasciar spazio a futuristici grattacieli. Finalista al Man Booker Prize, Miliardario a cinque stelle è un romanzo dalle mille luci ambientato nel cuore pulsante dell’Asia contemporanea. «Ci troviamo di fronte a un grande scrittore». Doris Lessing «Aw è uno scrittore paziente ed elegante. La sua prosa agile e senza fronzoli ricorda quella di Kazuo Ishiguro. Uno scrittore da tenere d’occhio». «The New York Times» «Il signor Aw racconta in maniera meravigliosa il coraggio e il fascino cosmopolita della Shanghai di oggi... Aw non si è limitato a fare satira su un ambiente sociale; ha creato un cast di personaggi convincenti, tutti arrivati a Shanghai per rifarsi, eppure perseguitati dal passato... Un risultato davvero notevole». «The Wall Street Journal»