Vittorio Sgarbi

i volti della donna nell'arte

Piene di grazia

Alfredo Protti

24 ottobre-16 novembre 1997 : Galleria d'arte "La navicella"

Alfredo Protti, 1882-1949

prose di conversazione

Il pensiero segreto

Art critic, historian, writer, TV presenter, politician and professional provocateur, Vittorio Sgarbi is a prominent figure in Italy's cultural landscape. Controversial, often caustic, and always charismatic, his thought-provoking opinions and writings leave no room for indifference. In this highly readable and well-informed book, Sgarbi covers the life and works of Caravaggio, analyzing the genius's disordered and adventurous existence and the revolutionary greatness of his masterpieces. As Vittorio Sgarbi writes in the book: "The life and work of an artist always end up looking alike; but in Caravaggio's life there was a sense of fun, an enjoyment of burlesque and a lack of propriety that is not reflected even in his in most daring works. In Caravaggio, we had the cohabitation of a sophisticated, intellectual capable of imprinting an ideal turning point in the course of history and the principal character of an adventure story-quarrelsome, overbearing, cursed-as he was portrayed in romantic interpretations. On the other hand, his intemperance cannot be ascribed to the spirit of the times; behavior that we would call extravagant today was instead common in such violent and difficult times. The true greatness of Caravaggio lay in his having shown the other, and indeed authentic side of reality. But these are external elements, psychological reflections that pass from life into art."

Caravaggio

Bros

Art Kitchen (Milan, Italie)

Argàno Brigante

Jacopo Perfetti

Gisella Borioli

Ivan Tresoldi

Art Point-Superstudio Più

Bros+20e20

Michele Ainis

Se l’Italia è una Repubblica fondata sulla bellezza, come è stato recentemente proposto in Parlamento, non c’è dubbio che l’abitudine al bello – e a un patrimonio artistico e culturale che non ha eguali nel mondo – sia il vero elemento unificante degli italiani, e come tale si rifletta nel testo della Costituzione promulgata nel 1948. Michele Ainis e Vittorio Sgarbi compongono un inedito commento letterario e illustrato alla nostra Costituzione in sedici capitoli, uno per ciascuno dei dodici princìpi fondamentali e dei quattro titoli in cui s’articola la prima parte della Carta. Un incontro che rivela la bellezza di un documento a cui contribuirono intellettuali come Croce, Marchesi, Calamandrei, capaci di esprimere, nel rigore della forma, un’altissima sensibilità letteraria. Questo “paesaggio umano e naturale”, che affiora tra gli articoli e i commi della Costituzione, esprime nella forma più riuscita la corrispondenza tra il diritto e i cittadini: noi stessi, posti davanti allo specchio della legge, potremmo riconoscervi molto della nostra eredità, e scoprirci più ricchi di quanto immaginiamo. Alla bellezza del testo della Carta, testimoniata dalla sua longevità, questo libro affianca un tesoro di riferimenti, assonanze, simmetrie, tratti dalle diverse arti e ispirati ai princìpi costituzionali: suggerimenti di lettura che illuminano la vitalità e l’attualità del testo della Costituzione, un monumento da preservare come parte del nostro immenso patrimonio culturale. La Costituzione e la Bellezza è un intreccio sorprendente tra arte, diritto e letteratura, che si legge come un’appassionata storia della bellezza d’Italia.

La Costituzione e la Bellezza

Paola Valori

Ugo Mattei

Alfio Mongelli

Catalogo della Mostra presso il Complesso del Vittoriano di Roma Rubbish, trash, cosa sono diventati i nostri rifiuti oggi se nella migliore delle ipotesi si trasformano in Junk art? Se ogni nostra azione produce un rifiuto da smaltire, allora anche bere una lattina lo è. lo sapeva bene Warhol così come adesso Ferrone Viola. Interpellata ancora una volta, l’arte contemporanea può darne una lettura originale. Ma può anche offrirsi come soluzione a uno dei drammi del nostro tempo? È pura illusione, moda imperante in galleria o davvero può suggerire una via d’uscita? la mostra “Crush” apre scenari davvero sorprendenti. il termine crush (schiacciato) si riferisce al gesto chiave della ricerca dell’artista – ovvero schiacciare le lattine accartocciate raccolte per strada. il crushismo è la nuova poetica sorta dalle opere di Fabio Ferrone Viola composte di una ricca collezione di rifiuti e lattine, residui di plastica, scarti. “Da simbolo di consumo a consumo stesso” – come sostiene Vittorio Sgarbi – “non c’è, in lui, solo un bagaglio di conoscenze artistiche aggiuntive rispetto ai tempi di Warhol (...) ma anche una diversa visione del sistema consumistico, incentrata su una problematica diventata più impellente rispetto a cinquanta anni fa, l’urgenza della questione ecologica (l’oppressione del rifiuto, l’obbligo del suo riciclo)”. “Intenzionate a incidere nel sociale” le opere di Fabio Ferrone Viola quindi sono l’evoluzione più positiva del fenomeno in ambito artistico di riciclo dei materiali di scarto. Più “dello street style di Banksy, o meglio di Shepard Fairey, l’autore dell’”Hope” Poster (...) la lezione di Warhol è significato per Ferrone Viola scavalcarla, caricarla di valenze nuove, unico modo possibile per farla diventare di nuovo specchio del mondo”. Paola Valori si è formata all’accademia di belle arti di Roma. Specializzatasi a pieni voti in Arti Visive e Discipline dello Spettacolo, affianca all’attività di artista quella di gallerista e curatrice, con un vivo interesse per l’organizzazione di iniziative culturali, artistiche e musicali. Promotrice di eventi dedicati alle nuove tendenze dell’arte contemporanea, è attiva talent scout di giovani artisti. ha ideato il progetto MiCRo, centro di sperimentazione aperto alle nuove tendenze dell’arte e alla ricerca. dal 2016 è presidente dell’associazione Michele Valori nella promozione dei linguaggi contemporanei.

Fabio Ferrone Viola. Crush, manifesto globale

Le meraviglie di Roma dal Rinascimento ai giorni nostri

L'Italia delle meraviglie

Vittorio Sgarbi

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