
Reviews

No. Non puoi farmi finire cosi una saga. Non puoi.

3.5 Non so, sono un po' confusa

Cosa dire… che delusione. Pensavo di essere io il problema, dato che mi sono ritrovata a leggere e rileggere paragrafi interi 2/3 volte perché non capivo, invece ho scoperto che non sono l’unica. È tutto caotico, troppo complesso e per nulla chiaro. Posso dire che non ho capito tante cose di questo libro e la Dabos purtroppo sì è persa tra le parole. Probabilmente l’unica ad aver capito a pieno sto libro è proprio lei. Non mi era mai successo con la saga ma ho avuto momenti in cui mi sono annoiata, a tratti pensavo quasi di abbandonarlo ma la voglia di finire l’avventura rimaneva comunque superiore. Comunque penso che il finale sia perfetto a livello di trama, ma è tutto troppo frettoloso e non da il giusto onore a molti personaggi che avevamo imparato ad apprezzare (qui non ami nessuno, o quasi). Le ambientazioni sono di una qualità nettamente inferiore rispetto al primo e spesso non capivo dove si trovasse Ofelia e quanto lontano fosse da altri punti. Il mondo di Ofelia mi mancherà, è stata una bella avventura che spero di ricordare con felicità nonostante questo ultimo volume un po’ troppo confusionario. Mi dispiace proprio non essere riuscita a capire tanti meccanismi spiegati dalla Dabos, sono sicura che spiegati meglio e più sinteticamente sarebbero stati chiarissimi e una bomba.

Una stella ma solo perché non se ne possono dare meno

Purtroppo per me è no. L'universo creato da Dabos ha un potenziale infinito che rimane perlopiù inespresso. L'unico personaggio su cui si concentra la scrittrice è Ofelia (e in qualche raro caso Thorn): tutti gli altri restano sullo sfondo, lontanissimi, imperscrutabili e, diciamocelo, abbastanza inutili. Arrivata alla fine del libro, dopo paragrafi e paragrafi totalmente incomprensibili che uniscono filosofia e spiritualità a troppe ripetizioni, resta la sensazione di una storia di cui non sono stati sciolti tutti i nodi... Un vero peccato, perchè il potenziale era davvero incredibile. PS: non so quante volte sono dovuta rabbrividire leggendo di UN ECO... All'inizio pensavo fosse una svista, poi ho capito che no, in questo libro l'eco è diventato maschile...



















Highlights



«Mi chiamo Ofelia. Tornerò» promise di fronte alle loro espressioni sbigottite, «e vi racconterò il resto della storia».



Ma quel pozzo non era più vero di un coniglio di Odino
Non ho capito


Ma senza quei ruoli chi siete realmente?

L'abisso nel quale stava precipitando era della stessa natura del Vuoto tra le arche, una caduta infinita da cui nessuno tornava.

«Dovrai andare oltre la gabbia e rivoltarti. Rivoltarti davvero. Solo una volta là capirai. Forse potrai anche renderti utile. Dici che ho dato fiducia a te e alle tue mani, ma quando il tempo sarà finito avrai abbastanza dita?».
Perché ho la sensazione che l’ultima frase diventi qualcosa di reale?

C'era la distanza, e l'attimo dopo la simbiosi.

«Non basterà tutta la burocrazia di Babel a impedirmi di raggiungerti».

«Sii prudente». Thorn si fermò, e Ofelia intuì i contorni spigolosi del suo Corpo. «Pure tu. Anche un po' di più».
direi che miss imbranata ne ha bisogno 😂