Golk
Nella sua opera d’esordio originale e tagliente, che rivaleggia con Il giorno della locusta come uno dei romanzi piu profetici che siano mai stati scritti sull’industria dell’intrattenimento americano, Richard Stern suggerisce in chiave tragicomica un probabile scenario per il futuro della televisione. «È un romanzo ricco e magnificamente cesellato, scritto da un uomo di profonda intelligenza.» Norman Mailer «Sembra Roth e invece no: è il suo maestro.» Livia Manera – La Lettura (Corriere della Sera) Nell’America della metà del Novecento, che si rilassa davanti ai teleschermi dopo aver vinto la guerra europea, un uomo venuto dal nulla crea un programma che conquista milioni di spettatori, dandogli un potere quasi sconfinato. È la prima Candid Camera della storia, e il nome del suo inventore, Golk, entra nel lessico di ogni famiglia. Golk, aggettivo, verbo, nome proprio e comune. Golk, golkare, golkismo. Ma anche «golk» come l’inverso di «god»: dio. E proprio come un dio, lui, Golk, sopra ogni cosa; deciso a colpire i potenti e a soddisfare la propria sfrenata ambizione. Completano una sconsacrata trinità i suoi due principali collaboratori: Hondorp, uno smidollato flâneur newyorkese vittima del fascino di Golk che illudendosi di prenderne il posto sarà coinvolto nella sua rovina; e Hendricks, una giovane donna assetata di esperienza che dopo i successi della crudele macchina golkiana tornerà al dorato ovile di un marito miliardario. Nella sua profetica opera d’esordio, Richard Stern propone in chiave tragicomica molti dei temi di cui si è discusso per decenni e che continuano ancor oggi ad animare libri, giornali e talk show televisivi.